Filo Nylon e PVC: quali sono le principali differenze

Quando si parla di cordami tecnici e materiali plastici destinati a usi professionali, la scelta tra filo in nylon e filo in PVC può fare la differenza. Entrambi i materiali sono molto utilizzati in ambiti industriali, agricoli, nautici e hobbistici, ma presentano caratteristiche chimiche, meccaniche e funzionali molto diverse. Conoscerle è fondamentale per selezionare il prodotto più adatto alle proprie esigenze.

Vediamo nel dettaglio quali sono le differenze principali tra filo in nylon e filo in PVC, quando conviene scegliere uno piuttosto che l’altro e quali accortezze adottare per garantire durata ed efficacia.

Proprietà fisiche e composizione dei materiali

Il nylon è una fibra sintetica. Si distingue per la sua elevata resistenza alla trazione, elasticità e capacità di assorbire una certa quantità di umidità. Il più diffuso è il Nylon 6.6, che offre ottime performance anche sotto stress meccanici prolungati.

Il PVC (polivinilcloruro), invece, è un materiale plastico rigido o semirigido che viene reso flessibile grazie all’aggiunta di plastificanti. Il suo punto di forza è la resistenza agli agenti chimici e atmosferici, oltre a un’elevata impermeabilità.

Le differenze di composizione si riflettono direttamente sull’uso pratico. Mentre il nylon nasce come fibra tessile con un comportamento dinamico sotto carico, il PVC ha una struttura più rigida e isolante, adatta a contesti in cui la deformabilità non è prioritaria.

Resistenza e durata: nylon più dinamico, PVC più stabile

Uno degli aspetti più importanti da valutare è la resistenza alla trazione e all’usura. Il nylon eccelle sotto questo aspetto: si allunga senza spezzarsi, assorbe i colpi e torna alla forma originale. Per questo motivo viene spesso impiegato per realizzare corde da carico, tiranti, reti elastiche e altri prodotti destinati a sollecitazioni continue.

Il PVC, invece, è meno flessibile, ma più stabile nel tempo. Non assorbe acqua, resiste bene all’azione dei raggi UV e delle sostanze chimiche, e si deteriora molto lentamente. È quindi ideale per applicazioni stabili e prolungate nel tempo, come rivestimenti, isolamento elettrico o fili per recinzioni.

In contesti esterni soggetti a sole, pioggia e salsedine, il PVC garantisce una protezione più efficace, mentre in ambienti dinamici, dove le forze in gioco variano, il nylon offre maggiore sicurezza e adattabilità.

Impieghi tipici del filo in nylon

Il filo in nylon trova impiego in molti settori, proprio grazie alla sua versatilità. In ambito industriale, viene utilizzato per la realizzazione di corde elastiche, imbracature, fasce da traino e reti tecniche, dove sono richiesti forza e ammortizzazione. In agricoltura è comune per legature e tiranti, perché resiste bene al peso delle colture in crescita.

Nel mondo nautico, le corderie in nylon sono molto apprezzate per la loro capacità di assorbire i carichi dinamici generati dalle onde e dal vento. Anche nel fai da te, nella pesca o nel campeggio, il nylon si dimostra una soluzione resistente, riutilizzabile e facile da maneggiare.

Un consiglio utile: per garantire la massima durata del nylon, è preferibile riporlo lontano da fonti di calore e da ambienti troppo umidi, che potrebbero accelerarne il degrado.

Quando preferire il filo in PVC

Il filo in PVC è la scelta più adatta quando il materiale deve mantenere forma, colore e integrità nel tempo, anche in condizioni ambientali difficili. È molto impiegato per:

  • Recinzioni e delimitazioni agricole, grazie alla sua rigidità e alla resistenza ai raggi solari.
  • Coperture e rivestimenti isolanti, soprattutto per impianti elettrici e cavi.
  • Impieghi espositivi o decorativi, grazie alla possibilità di ottenere finiture colorate e brillanti.

Il PVC non teme l’acqua e non assorbe l’umidità: perfetto, quindi, per ambienti molto bagnati, umidi o salmastri. Tuttavia, è bene ricordare che si tratta di un materiale più rigido e meno elastico, che può spezzarsi sotto trazione o in caso di piegature estreme a basse temperature.

Per migliorare la maneggevolezza del filo in PVC, soprattutto nei periodi più freddi, è consigliabile lavorarlo a temperatura ambiente e non forzare curvature troppo strette.

Manutenzione e durata nel tempo

Anche se entrambi i materiali sono considerati longevi e affidabili, la manutenzione corretta può fare la differenza. Il nylon, essendo una fibra più morbida e flessibile, può soffrire nel tempo per l’assorbimento di oli, grassi o agenti chimici. Un lavaggio con acqua dolce, soprattutto dopo l’uso in ambienti salmastri o polverosi, aiuta a mantenerne la qualità.

Il PVC, invece, ha bisogno di pochissima manutenzione: basta evitare tagli o abrasioni profonde che possano indebolirne la struttura. La sua superficie liscia tende a non trattenere lo sporco, ed è facilmente pulibile con un panno umido.

In termini di durata complessiva, entrambi i materiali possono superare i 10 anni di utilizzo in condizioni favorevoli. Ovviamente, una scelta corretta basata sull’impiego specifico aiuta a prevenire danni precoci.

Quale filo scegliere: nylon o PVC?

Per fare una scelta consapevole, è bene porsi alcune domande pratiche: il filo sarà soggetto a trazione continua? Deve rimanere stabile all’esterno per anni? Serve elasticità o rigidità? In base alle risposte, sarà più facile individuare la soluzione giusta.

Scegli il nylon se:

  • Servono elasticità, resistenza e dinamicità.
  • L’applicazione prevede movimenti, urti o carichi variabili.
  • L’ambiente non è particolarmente aggressivo sul piano chimico.

Scegli il PVC se:

  • L’ambiente è umido, salino o esposto ai raggi UV.
  • Serve una soluzione stabile, duratura e poco flessibile.
  • Il filo non dovrà subire continue sollecitazioni meccaniche.

Un esempio pratico: per un orto recintato in una zona assolata e piovosa, un filo in PVC è l’ideale. Per un telone di copertura da campeggio, che va tirato e agganciato più volte, meglio preferire il nylon.

L’importanza della qualità del prodotto

Indipendentemente dal materiale scelto, la qualità del filo gioca un ruolo centrale. Un filo in nylon di bassa lega, o un PVC con scarsa stabilizzazione UV, può cedere in breve tempo, compromettendo il lavoro svolto.

Rivolgersi a un fornitore specializzato, come Corderie Italiane, garantisce l’accesso a prodotti realizzati con materie prime selezionate, lavorazioni certificate e una vasta gamma di filati tecnici professionali adatti a ogni tipo di applicazione.

Vale la pena ricordare che anche il diametro e l’intreccio del filo incidono sulle prestazioni finali. Per questo motivo, prima di acquistare, è utile confrontare schede tecniche, resistenze nominali e caratteristiche di lavorazione.